Tour de France: sui Pirenei vittoria francese con Peters, Yates sempre maglia Gialla
La prima tappa pirenaica, 150 km con arrivo a Loudenvielle con 3 salite di cui una “hors category”, segue uno spartito classico: fuga da lontano di 13 corridori, gruppo dei migliori con la maglia gialla, con un paio dei migliori (francesi) che ci lasciano le penne (come Pinot e Alaphilippe), uno che recuperara (Pogacar), i nostri che si leccano le ferite (ritirati Giacomo Nizzolo, Diego Rosa, Aru staccato di 20 minuti).
Due corse in una: una per la vittoria di tappa che va al francese Nans Peters (Ag2R La Mondiale), già vincitore di una tappa al Giro 2019, che si libera della compagnia del russo Zakarin e va a trionfare a Loudenvielle. L’altra corsa, quella per la maglia Gialla, è decisamente più controllata, visto che l’unico a muoversi sul serio è lo sloveno Tadej Pogacar, che deve recuperare quanto perso nei ventagli della tappa di ieri.
Sulla salita del Peyresourde è Julian Alaphilippe che attacca, poi salta e naufraga anche lui: con Pinot che si stacca già sulla seconda salita, per i francesi rimane solo Martin in classifica e su di lui si basano le poche speranze dei francesi per un podio a Parigi. Intanto attacca Pogacar e gli risponde Roglic (a proposito occhio alla Slovenia al Mondiale) con Quintana che in discesa non molla l’0ex-saltatore con gli sci. Bernal tiene anche se non sembra ancora quello dell’anno scorso.
Al traguardo lo sloveno della Uae Emirates guadagna 40 secondi sulla maglia gialla Adam Yates, che resta al comando della classifica, e sul gruppo dei migliori con Roglic, Bernal, Quintana, Lopez, Landa e Guillaume Martin. In classifica generale Adam Yates guida con 3” su Roglic e 9” su Martin. In chiave azzurra si salva solo Damiano Caruso, che se continua così dovrà essere una colonna della Nazionale Italiana per il Mondiale in appoggio a Nibali.
Domani la nona tappa, Pau-Laruns, km 153, con il Col de Marie Blanque a 18 km dalla conclusione.